PO165 Collapsing nephropathy in corso di abuso di steroidi anabolizzanti: Case Report di un giovane body builder

PO165 Collapsing nephropathy in corso di abuso di steroidi anabolizzanti: Case Report di un giovane body builder

Per l’iperplasia surrenale, piccole quantità di corticosteroidi, come l’idrocortisone, generalmente riducono la produzione di androgeni. CONCLUSIONI L’inibizione aggiuntiva del TNF-α al trattamento con steroidi è efficace per la cura della sindrome di Stevens-Johnson e della necrolisi epidermica tossica. Da tempo l’Associazione ha attivato una convenzione con le terme di Comano e ora anche con le terme di Sorano (Gr) per venire incontro alle esigenze del paziente affetto da psoriasi, il quale può avere a disposizione una opzione terapeutica naturale ed efficace come quella della Balneoterapia. La balneoterapia consente, inoltre, di allungare i tempi di remissione, riducendo il ricorso alle terapie topiche e sistemiche nei mesi seguenti alla cura termale. L’alterazione di un fisiologico”dialogo” fra questi due tipi di cellule dà luogo a uno squilibrio nella sintesi dei prodotti dei linfociti T, con abnorme produzione di una serie di molecole di interazione cellulare che porta a eritema e formazione di squame.

Grazie a questo approccio infatti i ricercatori sono stati in grado di evidenziare alcune molecole che permettono di distinguere gli animali correttamente allevati da quelli sottoposti a pratiche anabolizzanti a base di steroidi sessuali, che sono proibite in Europa. B) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile. I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge. Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.

Prima di lasciare l’ospedale, vi saranno fornite tutte le istruzioni relative alla pompa, vi sarà spiegato come gestirla e che cosa fare in caso di malfunzionamento. Dopo quattro giorni di trattamento, dovrete tornare in ospedale per rimuoverla.Nel caso in cui non fosse disponibile una pompa, sarete ricoverati e sottoposti al trattamento in ospedale.Il metilprednisolone può essere somministrato per infusione goccia a goccia o sotto forma di compresse per via orale. Nel caso di assunzione per via orale, è importante seguire rigidamente la prescrizione del medico. L’oncologo vi prescriverà un preparato antimetico, che dovrete prendere seguendo rigorosamente le sue indicazioni, anche se non accuserete alcun senso di nausea, in quanto alcuni farmaci sono più efficaci a prevenirla piuttosto che a ridurla una volta che si sia manifestata.

Quali classi di farmaci saranno disponibili in futuro?

Dati recenti sul legame tra TCA e morte improvvisa in persone giovani (18), derivante da un�aumentata propensione per aritmie cardiache in pazienti con basso peso corporeo, forniscono ulteriori controindicazioni all�uso dei TCA nel trattamento dell�AN. Una patologia specifica del soggetto adulto-anziano è quella dell’osteonecrosi avascolare che generalmente colpisce la testa del femore a volte anche bilateralmente che evolve rapidamente in osteoartite. La terapia corticosteroidea ad alte dosi è quindi un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tale patologia che può però essere preventivamente evitata attraverso un controllo tramite risononza magnetica a 4 mesi dall’inizio della terapia farmacologica in questione (anche se il paziente è asintomatico)(63). Un deficit persitente di vitamina D determina osteomalacia e di conseguenza fragilità ossea nell’adulto. Tale condizione può essere determinata anche da farmaci che stimolano il catabolismo della vitamina D (fenitoina, fenobarbitali, carbamazepina e antiepilettici) (58).

  • Il Profilo Farmacologico prende in considerazione gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti in modo che siate preparati qualora dovessero verificarsi.
  • Si usano in genere dopo l’intervento per impedire recidive, ma in alcuni casi sono utilizzati anche prima dell’operazione, per ridurre il volume della massa da asportare, oppure nelle fasi più avanzate della malattia.
  • Fino all’inizio degli anni ottanta si è utilizzata la neve carbonica, successivamente l’azoto liquido, con simili modalità di applicazione.
  • Bisogna, inoltre, ricordare che l�AN presenta la mortalità più alta fra tutte le malattie psichiatriche (5).
  • Sono liberati nel circolo sanguigno da ghiandole che sono dette endocrine, perché riversano i loro prodotti all’interno dell’organismo, diversamente da quelle esocrine, per esempio quelle sudoripare, che secernono all’esterno.
  • Da un altro studio, in cui è stata esaminata l�efficacia della desimipramina in associazione a terapia psicologica per una durata di nove mesi, non è emersa alcuna variazione sulla modalità di alimentazione del DAI né durante, né dopo il trattamento (82).

Sono liberati nel circolo sanguigno da ghiandole che sono dette endocrine, perché riversano i loro prodotti all’interno dell’organismo, diversamente da quelle esocrine, per esempio quelle sudoripare, che secernono all’esterno. Il danno cartilagineo evidenziato mediante imaging a risonanza magnetica è stato valutato mediante l’indice validato CDI, che si focalizza sulle regioni articolari maggiormente esposte al danno. I disturbi regrediscono in genere dopo alcuni mesi dalla sospensione dell’assunzione dei farmaci.

Antinfiammatori steroidei, effetti collaterali

È stimato che 3,2 casi su 1000 di tendinopatia Achillea e tra il 2 e il 6% delle rotture del tendine d’Achille in pazienti con più di 60 anni venga determinato dai chinolonici, soprattutto se gli stessi pazienti svolgono anche terapie cortisoniche e hanno problemi renali (31)(32). Generalmente l’uso di analgesici e l’interruzione del farmaco determinano una risoluzione della patologia entro pochi mesi (33). Nel corso degli anni sono stati pubblicati numerosi studi sull�utilizzo degli antidepressivi nel trattamento della BN; questi agenti si sono dimostrati tendenzialmente di simile efficacia (38) (39). L�antidepressivo che ha ricevuto la Strombafort 10 mg Balkan Pharmaceuticals comprare maggiore attenzione è stato l�SSRI fluoxetina che ha ricevuto l�approvazione dalla Food and Drug Administration per il trattamento della BN in età adulta. Un ampio studio multicentrico ha confrontato la risposta di pazienti al placebo e a 20 mg di fluoxetina o 60 mg di fluoxetina al giorno ed ha riscontrato che soltanto un dosaggio più alto risulta essere chiaramente superiore al placebo (40). Oltre a migliorare i sintomi caratteristici della BN, come le abbuffate, le condotte di eliminazione e i problemi riguardo al peso e alla forma corporea, la fluoxetina è risultata efficace anche nel diminuire la sintomatologia ansioso-depressiva.

Nel corso del trattamento con gli steroidi sarete sottoposti a controlli periodici della glicemia attraverso opportune analisi del sangue. Da un altro studio, in cui è stata esaminata l�efficacia della desimipramina in associazione a terapia psicologica per una durata di nove mesi, non è emersa alcuna variazione sulla modalità di alimentazione del DAI né durante, né dopo il trattamento (82). Da poco è stato riportato un trial in aperto di 12 settimane con la sibutramina, un farmaco che agisce favorendo la perdita di peso, in 7 pazienti obesi con DAI (80). Gli autori riportano una completa risoluzione del DAI nei 7 pazienti, caratterizzata da una diminuzione nei comportamenti caratteristici del DAI, eliminazione delle abbuffate ed una perdita di peso statisticamente significativa, mentre non è risultata significativa la diminuzione dei sintomi depressivi. Studi di trattamento hanno suggerito dissociazioni tra gli outcome ponderale e comportamentale con miglioramenti nell�abbuffata, ma senza una concomitante perdita di peso. Inoltre, recenti studi stanno esaminando l�efficacia di approcci combinati di farmaco e psicoterapia.

Tale riduzione è stata osservata anche nelle donne con mutazioni dei geni BRCA1 e 2 e quindi ad alto rischio familiare di sviluppare un cancro del seno o dell’ovaio. Anche un eccessivo consumo di alcol e la scarsa attività fisica possono aumentare i tassi di estrogeni e di insulina. Queste abitudini poco salutari possono dunque avere l’effetto indiretto di contribuire al rischio di tumore al seno tramite la stimolazione di tali ormoni. Purtroppo non sono noti fattori prognostici favorevoli in grado di identificare a priori i rari soggetti che non svilupperanno recidiva di malattia.

Per saperne di più sulla chemioterapia

Sembra agire con un meccanismo del “tutto o nulla” e questo potrebbe essere indizio di una qualche differenziazione nella patogenesi della malattia nei soggetti responders. Da questa review sul trattamento farmacologico dei DCA emerge un quadro molto variegato rispetto ai singoli disturbi. Per quanto concerne pazienti con BN, gli antidepressivi SSRI sono un�opzione di trattamento ben testata e ampiamente utilizzata. Si stanno anche esaminando nuove stimolanti idee, come l�utilizzo del topiramato e dell�ondansetron.

Questo fenomeno scompare lentamente alla conclusione del trattamento ed è di solito legato solo al trattamento a lungo termine. Gli steroidi possono accrescere la secrezione dei succhi gastrici, riducendo al tempo stesso quella del muco che ha la funzione di proteggere il tessuto gastrico. Di conseguenza, la mucosa di rivestimento può irritarsi, inducendo la formazione o l’esacerbazione di ulcere gastriche. Al fine di mitigare tale effetto le compresse dovrebbero essere prese a stomaco pieno oppure bevendo latte. Alcuni studi del gruppo di Fassino et al. evidenziano inoltre la possibilità che determinati tratti di personalità ed i livelli di rabbia possano influenzare l�adesione al trattamento e la percentuale di drop-out (66). Sono stati utilizzati numerosi farmaci soprattutto nella fase acuta dell�AN con successi isolati e spesso parziali o contraddittori.

Il sovrappeso favorisce, per esempio, un eccesso di estrogeni perché, specie dopo la menopausa, il tessuto adiposo converte in estrogeni alcuni precursori prodotti dalle ghiandole endocrine. L’obesità causa anche una sovrabbondante liberazione di insulina e di altri ormoni simili che possono agire come fattori di crescita. Un gruppo di ricercatori italiani, guidati da Lucia Del Mastro del Policlinico San Martino – IRCCS per l’oncologia di Genova, ha proposto un nuovo uso della triptorelina, dimostrando che nelle donne con tumore al seno è efficace nel proteggere la fertilità dagli effetti tossici della chemioterapia. Sulla base dei risultati ottenuti sono state elaborate linee guida adottate poi a livello internazionale. Gli effetti collaterali degli inibitori dell’aromatasi possono essere di entità variabile a seconda della persona e delle diverse fasi del trattamento.

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Viene utilizzato sempre in combinazione con lo steroide (prednisone o prednisolone) per ridurre gli effetti collaterali quali ipertensione, ritenzione idrica o ipopotassiemia. Gli inibitori dell’aromatasi sono indicati nelle donne già in menopausa e che quindi non producono più estrogeni dalle ovaie, ma solo nei tessuti periferici, soprattutto quello adiposo. Si usano in genere dopo l’intervento per impedire recidive, ma in alcuni casi sono utilizzati anche prima dell’operazione, per ridurre il volume della massa da asportare, oppure nelle fasi più avanzate della malattia. È importante sottolineare inoltre che anche quando i cicli mestruali sono interrotti per effetto della cura ormonale è possibile che si instauri una gravidanza. Poiché il farmaco può essere nocivo per lo sviluppo del feto, è bene accertarsi di non essere incinte prima dell’inizio della cura e concordare con i medici un metodo contraccettivo adatto al proprio caso, da assumere per tutta la durata del trattamento. Secondo le linee guida della Surviving Sepsis Campaing, i corticosteroidi non andrebbero impiegati nei pazienti con sepsi.